La rizoartrosi è una patologia artrosica degenerativa cronica frequente nella popolazione over 60. Tende a colpire maggiormente il sesso femminile.
Si presenta tipicamente nelle fasi iniziali con un dolore alla base del pollice e successivamente tende a presentarsi quando il paziente svolge le comuni attività quotidiane come girare le chiavi nella serratura, svitare un barattolo o utilizzare utensili o strumenti di casa o di lavoro. Nelle fasi più avanzate il dolore compare anche a riposo.
L’ esame clinico è fondamentale nella diagnosi che verrà poi confermata con una semplice radiografia della mano senza dover ricorrere ad esami più impegnativi come TC o risonanze.
Personalmente il mio primo approccio verso questa patologia è di tipo conservativo : terapia medica, fisioterapica ed infiltrativa. Generalmente come primo step consiglio un periodo di riposo con un tipo particolare di tutore e prescrivo antinfiammatori per bocca e locali, crioterapia e magnetoterapia. Se tutto ciò non è sufficiente, può risultare efficace un ciclo di infiltrazioni articolari con cortisone e/o acido ialuronico.
Se il trattamento conservativo risulta inefficace o di breve durata ritengo opportuno proporre al paziente un trattamento chirurgico. Le opzioni chirurgiche sono molteplici ma personalmente sto avendo ottimi risultati con la tecnica di artroplastica in sospensione con sistema Tight-Rope. L’ intervento generalmente si esegue in anestesia generale o con blocco loco-regionale e prevede l’asportazione completa del trapezio e la stabilizzazione del I dito nella sua posizione fisiologica mediante un sistema di ancorette. Questo trattamento ci garantisce la risoluzione del dolore e il mantenimento della forza e della motilità della mano. Il recupero completo, dopo un adeguato ciclo di fisioterapia, generalmente avviene in circa 3 mesi.

